venerdì 21 novembre 2014

la mia mattina tarda

Vorrei per una sola volta guardarmi nello specchio e non pensare,
essere contento di quello che sono,
vorrei che fosse solo tutto un brutto sogno, ma non lo è.
Lo specchio balla troppo e per tenermi fermo devo poggiare le braccia tra una paratia e l'altra.
Per fare la barbaè sempre una specie di roulette russa, ad ogni taglio il sangue cala dalla lama come una lacrima.
L'effetto è sempre lo stesso, cadi nel vuoto, pensi quanto potrebbe essere perfetto e invece...
Non faccio in tempo a chiudere l'acqua che sento la necessità del caffè.
Quanto tempo impiego a bere questo caffè non lo so manco io, forse con la speranza che questa giornata finisca e ritorno in quel sonno breve ma profondo.
Piano piano gradino su gradino, per salire più in alto del probabile buon dio.

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